PITTI UOMO SI CHIUDE CON UN PIÙ 6,5%

“Un segnale che fa ben sperare per il settore e la rassegna fiorentina“

Di Paolo Capresi

Fortezza da Basso, Firenze – Numeri in forte crescita per l’edizione appena terminata di Pitti Uomo.
Piu 6,5% per quanto riguarda i compratori e gli espositori esteri, che vanno a confermare come la rassegna fiorentina si ponga sempre di più come strategico punto di riferimento europeo del settore. Un’edizione importante quella del 2025, che ha segnato una demarcazione fondamentale con l’incertezza che ha dominato finora tutti i mercati.
Pitti 2025 ha dimostrato che gli operatori del settore hanno fiducia nel futuro perché hanno portato collezioni di grande qualità produttiva, di ricerca stilistica e con tanti elementi di innovazione, segnali che solo chi spera può inviare.
“Molti listini prezzi indicano un equilibrato rapporto tra giusta valorizzazione dei materiali e della manifattura e opportuna sintonia con una certa prudenza espressa dai consumatori – ha sottolineato l’amministratore delegato di Pitti Raffaello Napoleone, commentando i numeri dell’edizione 2025. Sono quasi 13.300 i compratori registrati a Pitti Uomo 107 di cui circa 5.000 dai mercati esteri: rispetto a dodici mesi fa sono soprattutto questi ultimi (+6,5%) a guidare un’edizione energetica del salone, mentre le presenze italiane sono stabili.
Circa 20mila i visitatori in totale.
“Un segnale positivo e importante per la moda maschile internazionale e per tutto il sistema del Made in Italy – sottolineano i fratelli Landi, imprenditori da generazioni del settore – ci avevamo scommesso in questo successo, ma nessuno si aspettava questi numeri così importanti”.
In forte ripresa anche i numeri di mercati importanti come Stati Uniti, Giappone, Cina e Corea del sud, che negli ultimi mesi avevano segnato il passo.
Insomma se il buondì si vede dal mattino, le premesse per una gran bella giornata all’orizzonte ci sono davvero tutte.