Bruxelles (eu24news.eu) – I leader dell’Unione Europea hanno dato il via libera a un piano ambizioso per la casa, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa e sostenere gli Stati membri nelle politiche per alloggi accessibili. Nelle conclusioni del Consiglio europeo, i capi di Stato e di governo hanno dato mandato alla Commissione UE di elaborare una strategia comune per la politica abitativa, in grado di sostenere e integrare gli sforzi nazionali.

L’impegno rappresenta un passo politico inedito. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire edilizia abitativa a prezzi accessibili, lasciando ai singoli Paesi ampio margine di azione. Poiché la materia resta di competenza nazionale la Commissione potrà offrire solo sostegno tecnico, giuridico e finanziario a governi centrali e amministrazioni locali. Tra le direttrici individuate figura il richiamo all’agenda di semplificazione, che potrebbe consentire procedure più rapide per i cantieri e persino un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, ipotesi già in discussione a Bruxelles.

Sul fronte finanziario, prende corpo anche l’idea di coinvolgere la Banca europea per gli investimenti (BEI). Il suo possibile ruolo di banca degli alloggi accessibili è stato proposto dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) alla vigilia del vertice. Resta da capire fino a che punto la BEI potrà conciliare questo impegno con le esigenze legate al sostegno dell’industria della difesa e ai programmi di sostenibilità già avviati. L’intesa politica dei 27 lascia dunque spazio a numerose possibilità, che la Commissione europea dovrà ora concretizzare. La presidente Ursula von der Leyen ha già annunciato un crono-programma che segnerà il 2026 come l’anno della svolta.


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