Bruxelles – (com-Fonte Uff stampa UE) Il Parlamento respinge le affermazioni storiche della Russia sull’Ucraina come mezzo per giustificare una guerra illegale

Ampliare le sanzioni contro i media russi che diffondono disinformazione

Preoccupazione per la decisione di alcuni social media di allentare il fact-checking

In una risoluzione adottata giovedì, i deputati condannano la falsificazione sistematica russa di argomentazioni storiche per giustificare la guerra illegale di aggressione in l’Ucraina.

Nel testo adottato con 480 voti favorevoli, 58 contrari e 48 astensioni, il Parlamento respinge le affermazioni storiche del regime russo sulla storia e l’identità nazionale dell’Ucraina come futili tentativi di giustificare una guerra di aggressione illegale. Condanna inoltre l’incapacità della Russia di riconoscere le proprie responsabilità per i crimini sovietici e il suo tentativo di reprimere le ricerche storiche e dibattiti pubblici su tali questioni, affermando che quest’ultimi hanno contribuito alla capacità dell’attuale regime russo di rivitalizzare le politiche imperialiste e strumentalizzare la storia per i suoi scopi criminali.

L’UE deve intensificare la lotta contro la disinformazione russa

Il Parlamento lancia un forte appello all’UE e ai suoi Stati membri affinché aumentino e coordinino meglio gli sforzi per contrastare la disinformazione, la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte della Russia. Ciò è essenziale, affermano i deputati, per proteggere l’integrità dei processi democratici e rafforzare la resilienza delle società europee. I deputati sottolineano anche la necessità di promuovere attivamente l’alfabetizzazione mediatica e sostenere i media di qualità e il giornalismo professionale, nonché la ricerca sulle nuove tecnologie di influenza ibrida.

Nella risoluzione si invita inoltre l’UE a rafforzare le sanzioni nei confronti dei media russi che promuovono campagne di disinformazione a sostegno della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Si esortano i Paesi dell’UE ad attuare pienamente tali sanzioni e a destinare risorse sufficienti per affrontare efficacemente questa guerra ibrida. I deputati vogliono anche che l’UE rafforzi il suo sostegno ai media russi indipendenti in esilio per sostenere la pluralità’ nei media in lingua russa.

Preoccupazione per il rilassamento delle norme sul fact-checking di alcuni social media

Il Parlamento è profondamente preoccupato per i recenti annunci fatti da Meta e X in merito a un allentamento delle loro norme in materia di verifica e moderazione dei contenuti, in quanto ciò potrebbe consentire alla campagna di disinformazione della Russia di diffondersi ulteriormente in tutto il mondo.

I deputati chiedono pertanto alla Commissione e agli Stati membri di applicare rigorosamente la legge UE sui servizi digitali anche come elemento importante della lotta contro la disinformazione russa.


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