Strasburgo – “Intervento di Orban focalizzato sulle priorità della presidenza, soprattutto sulle volontà di mediare per andare ad affrontare i dossier più importanti, dalla gestione dei confini ai costi dell’energia”. Arriva da Paolo Borchia, deputato del gruppo dei Patrioti, uno dei primi feedback sull’intervento del primo ministro ungherese svoltosi questa mattina (9 ottobre) in aula.

L’europarlamentare della Lega condivide i punti della presidenza di turno del semestre europeo ungherese proposti da Orban, un programma divisivo che sembra però tenere compatto l’intero fronte dei Patrioti, soprattutto per quel che riguarda il tema della competitività e della migrazione. “Hotspot esterno? Visto i numeri e la pressione dei nostri confini può essere una soluzione interessante anche per fungere da deterrente nei confronti di quanti non avrebbero il diritto alla protezione internazionale. Modello sul quale riflettere per il futuro”

Mentre all’interno del gruppo il clima è solidale, l’opposizione ci tiene a rivendicare con atti di protesta il dissenso nei confronti di Orban. “Imbarazzanti le contestazioni che derivano dall’opposizione. Sono andato in aula, come si fa ogni 6 mesi, per ascoltare le priorità della presidenza per il semestre. Abbiamo assistito a qualche ora di campagna elettorale gratuita da parte della sinistra per cui penso che sia stato irrispettoso, istituzionalmente fuori luogo. Se l’Europa è in difficoltà dal punto di vista economico questa mattina ci siamo dati una risposta: con questa classe politica non si va da nessuna parte” afferma Borchia.


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