Aia (eu24news.eu) – In Olanda il voto del 29 ottobre segna un punto di svolta per l’Europa. Mentre si attendono ancora i risultati definitivi – che dovrebbero arrivare entro domani, legati al conteggio dei voti postali degli olandesi all’estero – i dati provvisori delineano un Paese spaccato ma con un nuovo protagonista politico al centro della scena: Rob Jetten, 38 anni, leader del partito liberal-progressista D66, oggi in un serrato testa a testa con Geert Wilders e la sua destra radicale del PVV.
In meno di due anni, Jetten ha trasformato il D66 in un punto di riferimento per chi crede ancora nella politica come costruzione condivisa e non come contrapposizione permanente. Ex ministro per il Clima nel governo Rutte, volto giovane e pragmatico, ha saputo restituire credibilità al centro liberal europeo, interpretando una richiesta di stabilità e futuro che attraversa tutto il continente. Appassionato di politica sin da ragazzo, apertamente gay da adolescente, Jetten ha fatto della trasparenza personale e del rispetto dei diritti civili l’obiettivo della sua leadership. Il video in cui, nel 2020, leggeva messaggi d’odio ricevuti online resta uno dei momenti più simbolici della sua carriera. Ma è sul terreno concreto – quello delle case, dei giovani e della sostenibilità – che ha costruito il suo consenso.
Davanti a una crisi immobiliare senza precedenti, con 400.000 abitazioni mancanti, ha proposto la costruzione di dieci nuove città. Ai giovani olandesi promette opportunità reali. È ambientalista, ma anche pragmatico: sostiene lo stato sociale e un’economia più giusta, ma chiede regole più rigorose per l’accoglienza dei migranti, con domande d’asilo da presentare prima di entrare nell’Unione Europea. Nel linguaggio sobrio e nel sorriso costante molti vedono un piccolo Mark Rutte, ma Jetten rappresenta una nuova generazione politica europea: meno ideologica, più concreta, capace di parlare tanto ai liberali quanto ai progressisti. In un tempo in cui il dibattito pubblico è dominato da estremismi e paure, il suo successo dimostra che c’è ancora spazio per una politica di centro, coraggiosa e razionale, che non rinuncia ai valori ma rifiuta gli slogan. Il voto olandese – comunque vada – manda un messaggio chiaro: se Rob Jetten riuscirà a trasformare l’entusiasmo di oggi in una maggioranza di governo, potremmo trovarci davanti non solo al nuovo volto dell’Olanda, ma a un nuovo modello di leadership europea.
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