MUNICIPIO III: FILINI-BONELLI, PALESTRE SPORTIVE ANCORA FERME AL PALO

(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “Abbiamo responsabilmente atteso l’inizio del mese per verificare se le rassicurazioni ricevute dal Presidsente Marchionne sull’inizio delle attività sportive nelle palestre scolastiche municipali fossero realmente fondate. Purtroppo, per l’ennesima volta, ci troviamo costretti a enunciare l’odiosa frase ‘ve lo avevamo detto’, perché con una mozione nelle scorse settimante avevamo avvertito Marchionne dell’ennesimo disastro che stava combinando, ma lui come al solito ha preferito ostentare una sicurezza che puntualmente non viene supportata dai fatti. Sono centinaia le famiglie del Municipio che si lamentano del mancato avvio delle attività sportive, poiché per la prima volta in più di 30 anni il bando per l’affidamento in gestione dei centri sportivi (palestre scolastiche) non è stato ancora chiuso e, visto il pastrocchio, si preannunciano numerosi ricorsi che rischiano di far saltare l’intera programmazione sportiva. I danni causati dalla superficialità e la sciatteria della sinistra municipale ricadono innanzitutto su quelle famiglie che ormai da anni fanno affidamento su un servizio d’eccellenza a tariffe popolari, ma ricadono soprattutto su un percorso di crescita sportiva che le associazioni del territorio hanno fatto in questi anni, dove hanno potuto affermarsi ad altissimi livelli agonistici in sport come ad esempio la pallavolo ed il basket.” E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri del Municipio III Cristiano Bonelli e Francesco Filini. “La sinistra amica dei palazzinari e delle multinazionali dello sport – hanno aggiunto Bonelli e Filini – sta scientificamente demolendo la rete associativa sportiva e sociale del territorio a vantaggio della concorrenza privata, non a caso molte famiglie vista l’empasse del Municipio hanno iscritto i propri figli in costose strutture private. Non contento del disastro creato nei settori dello sport e del sociale, Marchionne prova in maniera infantile a giustificare il suo fallimento additando presunte responsabilità ai suoi predecessori, ma il tentativo è goffo e sbilenco come la sua sempre più traballante maggioranza.”