Bruxelles – Si è tenuto ieri al Parlamento europeo l’evento “Le nuove frontiere dell’informazione e dell’industria culturale UE”, tavola rotonda fra aziende e deputati organizzata dal gruppo Connact, incentrata sul rapporto fra media, istituzioni e colossi delle piattaforme digitali.

Durante l’evento si è parlato di resilienza dell’industria culturale UE, attraverso temi come il Media Freedom Act, l’AI Act e il Digital Market Act; si è discusso di libertà di stampa e di espressione, di tutela del pluralismo e dell’indipendenza del lavoro giornalistico, ma anche delle norme sulla tutela del diritto d’autore e quelle in materia di aiuti di Stato.

Ad aprire il dibattito, moderato dalla direttrice di Prima Comunicazione, Alessandra Ravetta, è stato il Sottosegretario con delega all’Editoria, Alberto Barachini, che in video collegamento ha dichiarato: La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel luglio del 2024, lanciò coraggiosamente un messaggio: la nostra democrazia è vitale, ma fragile. Un concetto che forse è stato poi dimenticato, ma nell’era del successo dell’innovazione tecnologica torna al centro, perché la democrazia si mostra come effettivamente fragile. Per questo, noi dobbiamo lavorare insieme, l’Europa è la nostra grande protezione per garantire che le regole vengano applicate e tutti siano incoraggiati nel rispettarle. È necessario incrementare le misure europee di sostegno, perché i media liberi e indipendenti abbiamo più risorse per sviluppare il pluralismo e il giornalismo di qualità”. 

Fra gli ospiti, anche Gina Nieri, Consigliere di Amministrazione del Gruppo MFE – MediaForEurope (holding di Mediaset) e Roberto Viola, Direttore Generale DG Connect alla Commissione europea.

“L’industria culturale è una delle più grandi d’Europa, rappresenta quasi 4 punti percentuali del Pil d’Europa. Ma non è solo un’industria: è la nostra vita, quindi è importante difenderla. Bisogna proteggere la qualità dell’informazione e chi fa il mestiere del giornalista, ossia chi offre un’analisi obiettiva”, ha dichiarato Viola a margine dell’evento. In merito all’Intelligenza Artificiale e al suo ruolo nel mondo dell’informazione, ha poi aggiunto: “L’AI è un ottimo strumento per portare la notizia alle persona che non leggono più i giornali di carta e che non accendono la televisione. Un’altra sfida è poi portare la professionalità dei giornalisti ai giovani”.

Presenti all’evento anche gli eurodeputati Lucia Annunziata (Pd), Gaetano Pedullà (M5s) e Stefano Cavedagna (FdI).

“L’Europa ha fatto già tanto – in materia di disinformazione e fake news – ma i risultati non sono quelli sperati. Bisogna fare di più, creando maggiore autonomia rispetto allo strapotere delle ‘Over The Top’, ossia i grandi gruppi americani e asiatici”, ha dichiarato l’eurodeputato Pedullà riferendosi ai colossi delle piattaforme digitali. “Serve poi garantire che l’informazione sia pluralista, di qualità e accessibile a tutti. I social media possono essere una grande opportunità, ma vanno controllati, perché sono anch’essi un pericolo per la circolazione di fake news. Ci sono tante cose che si possono ancora fare, come costruire delle piattaforme europee, che rispettino i nostri valori e che possano essere controllate in modo più puntuale rispetto ai grandi gruppi d’oltre oceano”, ha aggiunto.

“Bisogna fare un lavoro non solo sui social, ma anche su piattaforme online che sono reticenti a dare informazioni sulle loro fonti di approvvigionamento delle notizie, sulla loro veridicità e diffusione. Servono chiarezza e trasparenza anche laddove dove sono previste forme di finanziamento”, ha poi dichiarato Cavedagna.

 


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