La Commissione Europea avvia una procedura d’infrazione contro l’Italia e altri 13 Stati per il mancato riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri romeni.
Bruxelles (eu24news) – L’Unione Europea ha messo sotto esame l’Italia e altri 13 Stati membri per la mancata applicazione della direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri romeni. La Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione, con il rischio concreto di sanzioni economiche per chi non rispetterà gli obblighi comunitari.
Nonostante la Romania sia membro dell’UE dal 2007, molti infermieri continuano a essere trattati come “extra-comunitari” a causa della mancata validazione dei loro titoli di studio. La normativa europea stabilisce che chi ha completato un programma di aggiornamento specifico prima del 2007 debba ottenere automaticamente il riconoscimento del titolo, ma nella pratica questo non accade.
L’Italia si trova così al centro di una contraddizione evidente: mentre il sistema sanitario nazionale è alle prese con una grave carenza di personale, molte strutture continuano a rifiutare infermieri qualificati per meri ostacoli burocratici. Un paradosso che, secondo Bruxelles, rappresenta una violazione del principio del mercato unico europeo e un danno per la sanità pubblica.
Se entro due mesi il governo italiano non adotterà misure correttive, l’UE procederà con la fase successiva, che potrebbe portare l’Italia di fronte alla Corte di Giustizia Europea, con conseguenti multe e possibili ripercussioni sul settore sanitario nazionale.
Oltre a una questione legale, il tema solleva un problema di dignità e diritti fondamentali: centinaia di infermieri qualificati chiedono solo di poter lavorare legalmente e contribuire alla sanità europea. Bruxelles invita i governi nazionali a rivedere le proprie politiche e a garantire una maggiore inclusione professionale, evitando discriminazioni all’interno del mercato unico.
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