L’agenzia polacca per la cybersicurezza (NASK) ha identificato un potenziale caso di interferenza straniera nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 18 maggio. L’operazione, condotta tramite post sponsorizzati su Facebook, ha spinto messaggi polarizzanti senza sostenere un candidato specifico, ma seminando discredito tra i principali sfidanti. Meta, proprietaria della piattaforma, ha sospeso le pubblicità sospette, dichiarando che il loro amministratore fosse polacco. Il caso è stato segnalato ai servizi segreti, alimentando le preoccupazioni del governo riguardo possibili cyberattacchi e campagne di disinformazione, specialmente alla luce del sostegno della Polonia all’Ucraina.

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