Bruxelles (eu24news.eu) – È entrato ufficialmente in vigore da ieri il nuovo sistema digitale Entry/Exit System (EES) per i controlli alle frontiere esterne dell’Unione Europea e dell’area Schengen. Il progetto, operativo in 29 Paesi, segna una svolta nella gestione dei flussi di ingresso e uscita dei cittadini extra-UE che viaggiano per brevi soggiorni, sostituendo progressivamente il vecchio sistema dei timbri sui passaporti.
L’EES registra in formato digitale i dati biometrici — impronte digitali e immagini facciali — insieme alle informazioni del passaporto, permettendo di monitorare in tempo reale chi entra e chi esce dal territorio europeo. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza delle frontiere esterne, prevenire la migrazione irregolare e ridurre i casi di frodi d’identità.
Il sistema si applica a tutti i cittadini di Paesi terzi che entrano nell’area Schengen per soggiorni di breve durata, fino a 90 giorni su 180. Sono esclusi i cittadini europei, i residenti di lungo periodo, i titolari di permesso di soggiorno e i bambini sotto i 12 anni, che non saranno sottoposti alla rilevazione delle impronte digitali.
L’introduzione del nuovo sistema sarà graduale: non tutti i valichi e gli aeroporti sono immediatamente operativi e nei primi mesi potranno verificarsi ritardi e code dovuti alle procedure di registrazione e all’adattamento tecnico del personale. La piena operatività è prevista entro il 10 aprile 2026, quando il sistema sarà esteso a tutte le frontiere terrestri, marittime e aeree. Il nuovo meccanismo consente di creare un dossier digitale individuale, che renderà più rapidi i controlli successivi: una volta acquisiti i dati biometrici, alle future entrate sarà sufficiente una verifica automatica, riducendo i tempi di attesa.
Con l’EES l’Unione Europea compie un passo decisivo verso un modello di frontiera intelligente, che si affianca al futuro sistema Etias, destinato a introdurre l’autorizzazione elettronica di viaggio per i visitatori extra-UE. Entrambi i sistemi rientrano nella strategia europea di digitalizzazione e rafforzamento dei confini, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei controlli e la sicurezza comune.
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