(AGENPARL) – Roma, 03 ott – “Di fronte all’impetuosa avanzata dei paesi asiatici che investono in innovazione, nuove tecnologie e nella formazione, soprattutto dei giovani, sembra che l’Europa si sia incagliata in dibattiti dogmatici e stia perdendo la visione globale della direzione che l’economia mondiale sta prendendo.
Se pensiamo che l’Europa ancora dedica i 2/3 del suo bilancio all’agricoltura e alle politiche di coesione e che tra le prime 10 aziende al mondo per numero di brevetti troviamo 3 americane, 4 giapponesi, due coreane e una taiwanese, viene da chiedersi cosa stia facendo”. Lo dichiara il deputato di Scelta Civica e segretario della commissione Politiche Ue della Camera, Adriana Galgano.
“L’Europa ha bisogno di una strategia politica e meno dogmi, meno norme assurde che tendono ad ingabbiare le aziende, più innovazione e maggiore coerenza tra obiettivi e strumenti. Credere che possa riprendersi solo o principalmente attraverso politiche monetarie o fiscali, come sembra suggerire oggi Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera, e’ una pia illusione”, conclude Galgano.
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