Donald Trump - Ansa

ROMA – Donald Trump ha vinto le elezioni americane. Diventerà il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti battendo la sfidante e attuale vicepresidente Kamala Harris. La vittoria arriva dopo una campagna elettorale movimentata, caratterizzata da una forte polarizzazione delle posizioni dei due candidati, in cui c’è stato persino un tentato omicidio ai suoi danni, oltre all’inusuale ritiro del presidente in carica Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca.

Durante la notte il trend nettamente a favore dei Repubblicani poteva intuirsi già dalla chiamata della vittoria di Trump sia in North Carolina che in Georgia. Trump ha vinto, con ogni probabilità, anche il voto popolare, che i Repubblicani con riuscivano a conquistare dal 2004, quando fu rieletto George Bush junior. Con l’ultima vittoria nello stato chiave del Wisconsin, Trump ha superato la soglia critica di 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca, portando il suo totale a 276 elettori.

La sua sfidante Kamala Harris non ha saputo ribaltare i pronostici dove avrebbe dovuto e nemmeno dove sembrava che potesse andare bene. Un sondaggio di Ann Seltzer (sondaggista che nel 2016 aveva dato per vincente Donald Trump contro tutte le attese) sembrava dare Harris in vantaggio in Iowa, stato a maggioranza bianco e fermamente Repubblicano, che non sembrava potesse essere messo in discussione. Però, le previsioni di un clamoroso ribaltone non si sono verificate. Caso simbolico della sconfitta di Harris è quello della Pennsylvania: era lo stato dove i democratici riponevano più speranze, quello dove vive una nutrita comunità di latinoamericani e che esprime un governatore, Josh Shapiro, considerato un astro nascente del Partito. Nella strategia di Harris, sarebbe dovuto essere lo swing state che le avrebbe potuto assicurare se non la vittoria, una buona parte di essa.

Le reazioni alla vittoria di Donald Trump non si sono fatte attendere: la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è congratulata con un post su X, esprimendo la speranza che Washington e Bruxelles lavorino insieme su una “forte agenda transatlantica”. Anche la Presidente del consiglio Giorgia Meloni ha espresso le sue congratulazioni al neo-presidente eletto Trump, scrivendo che “Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più”.

Anche il presidente ucraino Zelensky ha fatto le sue congratulazioni a Donald Trump, confidando nel costante sostegno bipartisan degli Stati Uniti all’Ucraina. La Russia, invece, non si è congratulata con Trump: il portavoce russo Peskov, infatti, ha dichiarato che “stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro stato”, aggiungendo che “le relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso”.