Cresce la militarizzazione nell’Artico l’Unione Europea avverte sui rischi per la stabilità e la sicurezza

Bruxelles (eu24news) – Il Parlamento Europeo ha lanciato un forte allarme sulla crescente militarizzazione dell’Artico, sottolineando come questa tendenza stia minando la stabilità regionale e aumentando le tensioni geopolitiche. In una risoluzione approvata dalla Commissione Affari Esteri, gli eurodeputati chiedono una risposta strategica più incisiva da parte dell’Unione Europea.
La Russia ha intensificato la propria presenza militare nella regione artica, riorganizzando le forze navali e rafforzando le infrastrutture strategiche. Anche la Cina, pur non essendo uno Stato artico, ha mostrato un crescente interesse geopolitico. Il Parlamento invita l’UE a rafforzare la cooperazione con la NATO e gli Stati membri per proteggere le infrastrutture critiche, migliorare la consapevolezza marittima e garantire la capacità di risposta in caso di emergenze.
Gli eurodeputati evidenziano la vulnerabilità di cavi e gasdotti sottomarini, soprattutto dopo recenti incidenti nel Mar Baltico attribuiti a flotte ombra russe e navi cinesi. Si propone un rafforzamento della protezione delle infrastrutture nell’Artico, in particolare vicino alla Groenlandia, e una revisione del quadro normativo per sanzioni e contromisure.
La risoluzione riafferma il ruolo centrale della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare nella governance dell’Artico. Viene respinta ogni pretesa territoriale unilaterale e si promuove una cooperazione pacifica basata sul rispetto delle norme internazionali.
L’Artico è una fonte chiave di risorse naturali per l’Europa. Il Parlamento sollecita l’UE a rafforzare le partnership economiche e strategiche nella regione, riducendo la dipendenza da potenze autoritarie e promuovendo l’autonomia energetica e tecnologica.
Il Parlamento evidenzia anche l’impatto sproporzionato del cambiamento climatico sull’Artico e chiede strategie di adattamento più efficaci. Si sottolinea l’importanza di coinvolgere le popolazioni indigene nei processi decisionali, valorizzando le loro conoscenze tradizionali.
Urmas Paet, relatore della risoluzione, ha dichiarato che l’UE deve agire con intelligenza e lungimiranza per proteggere i propri interessi strategici nell’Artico. La risoluzione è stata approvata con 45 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astensioni e sarà discussa nella prossima sessione plenaria del Parlamento Europeo.

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