Commissione Ue: Scontro tra Pse e Ppe per il Via Libera Parlamentare

La strada verso l’approvazione parlamentare dei nuovi membri della Commissione Europea si fa sempre più tortuosa. L’incontro tra i leader dei gruppi politici del Parlamento Europeo e la presidente Ursula von der Leyen non ha portato a soluzioni immediate, lasciando in sospeso le valutazioni delle ultime audizioni.

A complicare il quadro è la questione della vicepresidenza affidata a Raffaele Fitto, designato come uno dei sei vicepresidenti esecutivi della Commissione. Socialisti e liberali, rappresentati dai gruppi Pse (Socialisti & Democratici) e Renew Europe, esprimono preoccupazione per l’inclusione di Fitto, visto come un simbolo del cambiamento dell’asse politico verso destra. Questo dopo che il Partito Popolare Europeo (Ppe) ha mostrato tendenze a collaborare con gruppi come Ecr e i Patrioti, segnando così un cambiamento nelle dinamiche di alleanza all’interno del Parlamento.

Anche Oliver Varhelyi, il commissario ungherese, è al centro delle discussioni. Come unico commissario “semplice” a cui sono state richieste ulteriori risposte scritte post-audizione, la sua situazione mette in luce le tensioni tra i gruppi politici. I socialisti, in particolare, stanno minacciando un voto contrario sia per Fitto che per Varhelyi se non riceveranno segnali chiari da von der Leyen sulla direzione politica della sua Commissione.

L’atmosfera è tesa con accuse incrociate tra il Pse e il Ppe. Il Pse accusa i popolari di aver alterato l’equilibrio politico iniziale, mentre i popolari rispondono alle critiche cercando di mantenere la propria linea di coerenza con le decisioni prese in precedenza.

La situazione è in evoluzione, con le prossime votazioni alla fine del mese a Strasburgo che potrebbero decidere il destino della nuova Commissione. Se von der Leyen non riuscirà a mediare tra le parti, potrebbe essere necessario ricorrere a nuove strategie di alleanza per ottenere il via libera parlamentare.