(AGENPARL) – Roma, 01 ott –  “Nella giornata di ieri (almeno fino a una certa ora, mi pare) eravamo tutti concordi nel giudicare negativamente il passo indietro di Renzi sul lavoro. Per la verità insieme ad altri colleghi, credo saggiamente, ammonivamo da giorni sulla vaghezza della delega sul lavoro, e quindi invitavamo alla cautela, mentre da tante parti già si cantava vittoria.

Ieri, alla vaghezza della delega, si è aggiunto l’arretramento di Renzi nel documento approvato dal suo partito, che ora sarà tradotto in un emendamento governativo che potrebbe determinare un sostanziale nulla di fatto rispetto all’articolo 18 e ad altri nodi cruciali della riforma del lavoro.

In contrapposizione a questa linea di annacquamento, abbiamo da giorni lavorato in modo assennato e previdente: per questo sono stati depositati da giorni (e firmati da numerosi colleghe e colleghi del Senato) emendamenti di segno liberale e riformatore che hanno il merito di sciogliere davvero l’ambiguità, di abrogare l’art.18 senza trucchi, senza ambiguità e senza incertezze. Dall’atteggiamento del Governo su quegli emendamenti capiremo molte cose. Insomma, da un lato c’è un Pd che annacqua e attenua; dall’altro, ci sono i nostri emendamenti che consentirebbero davvero una riforma adeguata alle esigenze delle imprese e del mercato del lavoro.

Mi auguro che Forza Italia sostenga compattamente e con una battaglia parlamentare chiara quelle nostre proposte emendative”. Lo scrive Raffaele Fitto sul suo blog raffaelefitto.it .


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