Strasburgo – (com – Fonte Uff Stampa UE) Il Parlamento condanna le condanne a morte nella Repubblica Democratica del Congo e le violazioni del diritto a un giusto processo e chiede riforme del sistema giudiziario
La pena di morte deve essere abolita in Iran e la diplomazia degli ostaggi deve finire
Le autorità algerine devono rivedere tutte le leggi repressive che limitano la libertà di opinione e di espressione e rilasciare immediatamente Boualem Sansal
Giovedì il Parlamento europeo ha adottato tre risoluzioni sul rispetto dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo, in Iran e in Algeria.
Il caso di Jean-Jacques Wondo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)
Gli eurodeputati condannano fermamente l’emissione di condanne a morte nella RDC, compresa quella di Jean-Jacques Wondo, e le gravi violazioni del diritto a un giusto processo. Esprimendo la loro profonda preoccupazione per il deterioramento della salute di Wondo, chiedono anche il suo rilascio immediato e l’accesso urgente alle cure mediche.
Ribadendo la sua categorica opposizione alla pena di morte, il Parlamento esorta il governo della RDC a ripristinare una moratoria sulle esecuzioni e ad adottare misure per la completa abolizione della pena di morte. Gli eurodeputati chiedono inoltre l’attuazione di riforme sistemiche per ricostruire il sistema giudiziario come un’istituzione indipendente, equa ed efficiente che garantisca il giusto processo e la tutela dei diritti fondamentali.
La risoluzione è stata adottata per alzata di mano. La versione integrale sarà disponibile qui (23.01.2025)
La sistematica repressione dei diritti umani in Iran, in particolare i casi di Pakhshan Azizi e Wrisha Moradi, e la presa in ostaggio di cittadini dell’UE
Nella risoluzione adottata con 556 voti favorevoli, 6 contrari e 42 astensioni, i deputati hanno espresso la loro ferma opposizione alla pena di morte in Iran, chiedendo una moratoria immediata sul suo utilizzo e, in seguito, la sua abolizione. Condannano specificamente le condanne a morte pronunciate all’attivista per i diritti umani Pakhshan Azizi e all’operatrice umanitaria Wrisha Moradi e chiedono il loro rilascio immediato e incondizionato, nonché il rilascio di almeno altri 56 prigionieri politici nel braccio della morte. I deputati condannano fermamente anche l’omicidio del cittadino tedesco-iraniano Jamshid Sharmahd e sollecitano il regime islamico in Iran a fornire dettagli sulle circostanze della sua morte.
Denunciano la repressione sfrenata dei diritti umani e la persecuzione delle minoranze da parte del regime iraniano, chiedendo un maggiore sostegno finanziario alla società civile iraniana ed esprimendo la loro piena solidarietà e il loro sostegno agli iraniani uniti nel movimento “Donna, vita, libertà”, vincitore del premio Sakharov del PE 2023 per la libertà di pensiero.
Il testo condanna fermamente la diplomazia degli ostaggi dell’Iran, con gli eurodeputati che esortano le autorità iraniane a rilasciare, rimpatriare e ritirare tutte le accuse contro i cittadini dell’UE, tra cui i cittadini francesi Olivier Grondeau, Cécile Kohler e Jacques Paris e il cittadino svedese-iraniano Ahmadreza Djalali. Gli eurodeputati ribadiscono inoltre la loro richiesta al Consiglio di designare il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche come organizzazione terroristica ed estendere le sanzioni dell’UE a tutti i responsabili delle violazioni dei diritti umani in Iran.
La versione integrale sarà disponibile qui (23.01.2025)
Il caso di Boualem Sansal in Algeria
Boualem Sansal deve essere rilasciato immediatamente e incondizionatamente, affermano i deputati, insieme al giornalista Abdelwakil Blamm, allo scrittore Tadjadit Mohamed e a tutti gli altri attivisti, giornalisti, difensori dei diritti umani e persone detenute per aver esercitato il loro diritto alla libertà di opinione ed espressione in Algeria.
Le autorità devono, aggiungono i deputati, rivedere tutte le leggi repressive che limitano le libertà e l’indipendenza della magistratura, al fine di proteggere la libertà di stampa come sancito dall’articolo 54 della Costituzione algerina.
Sottolineano inoltre che un rinnovo delle priorità del partenariato UE-Algeria deve basarsi sui continui e sostanziali progressi dell’Algeria nel rispetto dello stato di diritto. Ciò al fine di consolidare la libertà di espressione in Algeria e di evidenziare il ruolo che i progressi su queste priorità democratiche hanno su tutti i futuri esborsi di fondi UE all’Algeria.
La risoluzione è stata approvata con 533 voti favorevoli, 24 contrari e 48 astensioni. La versione integrale sarà disponibile qui (23.01.2025)
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